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L'IMPERATRICE VS L'IMPERATORE




         

   

" L'Imperatore sta per l'elemento che dà struttura, per il nostro desiderio di stabilità, sicurezza e continuità.
Egli mostra il nostro desiderio di indipendenza dalle condizioni della natura... Egli rappresenta le cose lineari, lei le cose rotonde, perciò lui crede alle evoluzioni lineari, lei ai cicli. Per lui ogni cosa ha un inizio e una fine definitiva, lei invece parla del ciclo eterno e della rinascita.
Egli sottolinea la parte destra (conscia) e sostiene che ha ragione lui soltanto e che lei è maldestra.
Lei sottolinea la parte sinistra (intuitiva) e giudica lui autoritario e di vedute ristrette.
Lui preferisce la forma abitativa con case e quartieri quadrati e viene considerato un urbanista, lei invece vive nel rotondo, in caverne e tende e preferisce la comunità rurale.
Tra queste due carte si innalza una ringhiera sulla quale, secondo la tradizione del Medioevo, sta seduta la strega Hagazussa. Si tratta del limite tra natura e selvaggio da un lato e cultura e civiltà dall'altro.
Se questo limite non viene continuamente difeso dall'Imperatore, l'Imperatrice si riprende, un pezzo alla volta, ciò che le è stato tolto.
In questo secolo sembra però che l'Imperatore sia, per la prima volta,  riuscito a ferire in modo pericoloso l'Imperatrice.
Ora non sta più seduta sulla ringhiera ma sui buchi di ozono, sui vapori di gas nervino o sulle nebbie della radioattività.
L'Imperatrice, ferita in modo grave e furiosa dalla collera, manda una dietro l'altra catastrofi naturali per dimostrargli che i suoi impianti di aria condizionata sono belli e buoni ma diventano  ridicoli quando lei gira, soltanto di poco una della manopole del suo impianto di climatizzazione."

Tratto da "I Tarocchi di Crowley" di Akron - Hajo Banzhaf

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