Il
Diavolo è una carta difficilmente comprensibile perché rappresenta
per ognuno un volto particolare. Può essere relazionata a esperienze
di dipendenza, di mancanza di volontà, ed è associata alla passione,
alla creatività e alle forze dell'inconscio.
La
carta raffigura un diavolo con ali da pipistrello in piedi sopra un
piedistallo, ai suoi piedi sono legati due personaggi, un miscuglio
di umano e animale, che rappresentano le nostre potenze primarie e
istintive.
In
alcuni mazzi di Tarocchi, il Diavolo sorregge una torcia.
La
torcia e le ali da pipistrello sono elementi che ci indicano che
domina il mondo sotterraneo che in termini psicologici corrisponde
all'inconscio.
Una
delle tematiche legate a questo Arcano è l'incontro con l'Ombra
ovvero quella parte di noi a cui non abbiamo dato modo di esprimersi,
che abbiamo represso e nascosto dentro di noi ma che dovremo imparare
a riconoscere e integrare poiché senza di essa saremmo incompleti.
Il
Diavolo spesso ci porta in situazioni in cui, che lo vogliamo o no,
ci troviamo di fronte a noi stessi, alle parti di noi che non
riconosciamo e neghiamo, questo incontro con l'ombra spesso avviene
attraverso eventi o persone con le quali ci troviamo a confrontarci e
che in qualche modo ci fanno da specchio. Le profonde antipatie
ingiustificate sono, ad esempio, il frutto della proiezione della
nostra ombra.
Jung
dice :“Incontrare se stessi non è però né un’operazione
facile, né un’esperienza piacevole, anzi buona parte delle nostre
energie le spendiamo ad allontanare dai nostri occhi lo specchio che
ci mostrerebbe la nostra vera immagine. Ma la vita spesso ci pone
l’obbligo di non volgere più altrove lo sguardo e affrontare il
confronto con noi stessi.”
*Questa
carta evoca un'immagine di discesa e avvia un viaggio nella
profondità dell'inconscio volto a scoprire cosa si nasconde in noi.
Il
Diavolo rappresenta il confronto con l'aspetto primitivo istintivo e
non rigenerato della nostra natura. I sentimenti di rabbia amarezza e
sofferenza, l'avidità l'invidia, la gelosia, i desideri infantili di
onnipotenza, sfrenati desideri sessuali, e feroci impulsi
distruttivi: tutto questo e ancora altro si trova nei più profondi
recessi del nostro inconscio.
Le
parti di noi relegate nell'inconscio detengono su di noi un enorme
potere e controllo ma se vengono portati alla luce del giorno e della
coscienza cominciano a perdere la loro forza.
Riconnetterci
con quanto si nasconde in noi significa quindi recuperare quelle
parti perdute e negate della nostra psiche e creare la possibilità
di liberare l'energia intrappolata reintegrandola in modo più
costruttivo nella personalità.
Ma
prima di poter trasformare qualcosa in noi, dobbiamo accettare la sua
esistenza.
Ricordiamoci
però che l'inconscio non è soltanto il serbatoio dei complessi
emotivi negativi o degli impulsi primitivi soffocati ma è anche lo
scrigno delle potenzialità non sviluppate e dei tratti positivi del
carattere non ancora riconosciuti, elaborati e integrati.
Il
Diavolo ci guida quindi in un viaggio dentro di noi in cui ci
confronterà con gli aspetti più istintuali della nostra natura e in
cui ci rivelerà le nostre ricchezze nascoste, i talenti di cui non
avremmo mai conosciuto l'esistenza con lo scopo di portarci a
sviluppare il sé che veramente ci appartiene.
* Liberamente tradotto da "Gli Dei del mutamento" di Sasporas
* Liberamente tradotto da "Gli Dei del mutamento" di Sasporas
Grazieeee
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