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TAROCCHI E ATTUALITÀ: QUANDO IL CORPO DIVENTA PROTESTA

 


Di recente, un fatto di cronaca mi ha colpito molto. Una giovane donna a Teheran è diventata protagonista di un atto straordinario di ribellione che ha messo in luce, ancora una volta, la repressione che le donne subiscono in Iran. Fermata e maltrattata dalle forze di sicurezza solo perché non indossava il velo obbligatorio, simbolo di controllo e oppressione, la ragazza ha resistito e ha fatto un gesto estremo: si è tolta completamente gli abiti, trasformando la violenza subita in una protesta potente e simbolica.

Questo gesto di ribellione, compiuto davanti a tutti, ha scatenato una risposta brutale da parte delle autorità, che l'hanno internata in un ospedale psichiatrico dichiarandola "pazza".

Dietro questa scelta c'è una storia antica. Molte volte, infatti, nella storia, le donne che hanno osato ribellarsi sono state etichettate come folli! Questo è spesso stato uno strumento di controllo usato per far tacere chi si rifiuta di piegarsi, chi cerca di affermare il proprio diritto a scegliere, a parlare, a vivere.

Nel gesto di questa giovane donna risuona l’energia degli arcani dei Tarocchi, come la Forza. In questa carta vediamo una donna che doma un leone non con la violenza, ma con la fermezza del suo spirito e la forza della sua presenza. È un simbolo di coraggio e autenticità che questa ragazza iraniana ha incarnato in pieno, trasformando la violenza subita in un simbolo di dignità e ribellione.

Anche la carta della Giustizia risuona in questa storia: il suo gesto non è stata una semplice provocazione, ma una richiesta di ascolto, di riconoscimento, una dichiarazione della sua umanità e del diritto di essere se stessa. Con questo atto, ha sfidato un sistema che nega alle donne il diritto di esprimersi. La Giustizia ci insegna proprio questo: ogni voce deve alzarsi per difendere la dignità di ciascuno.

Infine, La Stella rappresenta questa giovane donna. La figura nuda della carta rivela tutta la sua essenza, come ha fatto lei togliendosi gli abiti, mostrando la sua verità disarmante e affermando la propria umanità contro ogni repressione.

Questa vicenda sembra molto lontana da noi, ma lo è davvero? Ovunque nel mondo, da tempi antichi, il corpo delle donne è stato terreno di controllo e repressione. È qui che si impongono valori e norme patriarcali, vincolando le donne attraverso giudizi culturali e sociali che mirano a mantenerle subordinate. Ogni lotta per la libertà e l'uguaglianza si scontra con queste imposizioni, rendendo il corpo femminile un simbolo di resistenza contro l'oppressione. Il diritto a controllare il proprio corpo e la propria identità è una delle battaglie più cruciali per una vera emancipazione.

Questa è e deve essere la battaglia di tutte noi. Dobbiamo restare vigili, riconoscere e combattere le ingiustizie ovunque si manifestino. La solidarietà tra donne è fondamentale: solo unendo le nostre voci e sostenendoci a vicenda possiamo sperare di costruire un cambiamento reale. Essere un faro l'una per l'altra è il primo passo per costruire un futuro dove ogni donna possa vivere libera e rispettata. Insieme, possiamo superare ogni oppressione e aprire la strada a una vera libertà. 💪



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