Oggi
voglio parlarvi di una carta che racchiude un profondo significato di
speranza e guarigione: La
Stella.
Questa
lama raffigura una figura femminile nuda, inginocchiata accanto a un
corso d’acqua. Nelle sue mani tiene due brocche: una versa acqua
nel fiume, l’altra sulla terra. Sopra di lei brillano otto stelle,
immerse in un’atmosfera di quiete e serenità.
Per
alcuni autori, il gesto di versare il liquido dalle brocche è
associato al versare lacrime. Questo
dettaglio mi ha fatto riflettere.
Viviamo in una società in cui il
dolore e le emozioni di tristezza sono spesso demonizzati. Siamo
incoraggiati a mostrarci sempre forti, felici, “positivi” a ogni
costo e le lacrime sono viste come un segno di fragilità, qualcosa
da nascondere o superare rapidamente. Questo
approccio ci spinge a reprimere i sentimenti dolorosi, impedendoci di
viverli e trasformarli.
Piangere invece è un atto liberatorio che ci consente di lasciar andare il dolore e il gesto della figura della Stella potrebbe simboleggiare proprio questo: il lasciar fluire il dolore per purificarci e prepararci alla guarigione.
Piangere invece è un atto liberatorio che ci consente di lasciar andare il dolore e il gesto della figura della Stella potrebbe simboleggiare proprio questo: il lasciar fluire il dolore per purificarci e prepararci alla guarigione.
Le lacrime, lontane dall’essere
segno di debolezza, rappresentano una profonda trasformazione emotiva
e sono parte del processo di
elaborazione del dolore e del processo di guarigione.
Nel
passato, esistevano persino rituali dedicati alle lacrime.
Nell’antica Roma, ad esempio, si utilizzavano piccoli recipienti
chiamati lacrimatoi,
in cui si raccoglievano le lacrime durante il lutto. Questi venivano
poi offerti sulle tombe o agli dèi, come simbolo del dolore che
veniva lasciato andare.
Anche nell’Inghilterra vittoriana si usava
portare al collo piccole boccette per raccogliere le lacrime, che,
dopo un anno, venivano fatte evaporare: un gesto simbolico per
sancire che il dolore era passato e che restava solo la memoria di
chi avevamo perso
Questi
rituali antichi sono una splendida metafora del gesto della Stella.
Le sue brocche possono essere interpretate come lacrimatoi simbolici,
che raccolgono il dolore per poi liberarlo, consentendo al cuore di
guarire.
Da questa prospettiva, a livello evolutivo, la Stella ci insegna il valore delle lacrime. Piangere non è solo un’espressione di sofferenza, ma un atto di trasformazione.
Da questa prospettiva, a livello evolutivo, la Stella ci insegna il valore delle lacrime. Piangere non è solo un’espressione di sofferenza, ma un atto di trasformazione.
Ci aiuta a lasciare andare ciò che ci pesa, creando
spazio per la speranza, la guarigione e, infine, la rinascita.
La prossima volta che senti il bisogno di piangere, non trattenerti. Ricorda che non c’è nulla di sbagliato in questo.
Piangere è un
atto di forza, un passo essenziale per accogliere la luce della
Stella nella tua vita.
Grazie 🙏🏻❤. Proprio oggi dopo aver letto un bellissimo post di Salvatore Brizzi su Babbo Natale, ho pianto tanto. Io non piango quasi mai. Ho proprio sentito nella carne, la mia rabbia verso i dolori che questa vita mi ha portato. So che abbiamo scelto tutto. Ma la rabbia è comunque venuta fuori. E non credo sia finita qui.🙏🏻
RispondiEliminaGrazie della condivisione ❤️
EliminaGrazie per i suoi contenuti sempre così ben fatti ❤️
RispondiEliminaGrazie di cuore ❤️
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