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L'APPESO E L'INVERSIONE GRAVITAZIONALE: I TAROCCHI NELLA VITA QUOTIDIANA

 


Girovagando su Instagram, mi sono imbattuta in un post di fitness che parlava dell'inversione gravitazionale. Le immagini mostravano persone appese a testa in giù, sfruttando la gravità per rilassare la colonna vertebrale, migliorare la circolazione e alleviare lo stress. 
Questa visione ha immediatamente creato una connessione nella mia mente con l'Appeso dei Tarocchi. 

La posizione del corpo durante l'inversione ricorda quella rappresentata dall'Appeso, e questo parallelismo ha stimolato una riflessione profonda. 

L'Appeso, spesso interpretato come simbolo di sacrificio o di sofferenza, in realtà racchiude un messaggio molto più evolutivo e spirituale. 
È una carta che ci invita a fermarci, ad accogliere i momenti di sospensione come opportunità di cambiamento e trasformazione. Quando la vita ci obbliga a uno stato di stallo, l'Appeso ci esorta a non resistere, ma a cogliere l'occasione per osservare la realtà da una nuova prospettiva. 
Allo stesso modo, nell'inversione gravitazionale, quando siamo capovolti, il sangue scorre diversamente, le tensioni fisiche si allentano e improvvisamente vediamo il mondo da una posizione completamente ribaltata. 
Questa inversione fisica riflette ciò che accade anche a livello mentale ed emotivo. Così come il corpo si affida alla gravità, anche la mente e il cuore sono chiamati a lasciar andare il controllo, a fidarsi del naturale flusso delle cose. 
Sia l'Appeso nei Tarocchi che la pratica dell'inversione gravitazionale portano a un ribaltamento di prospettive, un cambio di dinamiche che coinvolge corpo e mente. L'Appeso non è una carta di immobilità passiva, ma di profonda trasformazione. Ci insegna che a volte la soluzione non risiede nell'azione immediata, ma nel fermarsi, osservare e permettere che le cose si rivelino in un modo nuovo. Allo stesso modo, l'inversione ci mostra che il corpo può lavorare in modo diverso da come siamo abituati, portando benefici che vanno oltre il piano fisico. 
Entrambe queste esperienze ci richiedono una resa: all'immobilità apparente dell'Appeso e alla gravità durante l'inversione. Ma da questa resa nasce una nuova consapevolezza. 
L'Appeso ci insegna che il vero potere non deriva dal forzare le situazioni, ma dal permettere che il tempo di sospensione ci guidi verso una crescita interiore più profonda. 
Nella pratica dell'inversione, il corpo si rilassa, le tensioni accumulate si sciolgono, e allo stesso modo la mente si libera dalle costrizioni. 

In definitiva, sia la carta dell'Appeso che l'inversione gravitazionale ci offrono un dono prezioso: il tempo e lo spazio per cambiare prospettiva, per scoprire nuovi modi di essere e di agire nel mondo. 
Non si tratta di immobilità, ma di un'attesa attiva che ci prepara a una rinascita, a un nuovo equilibrio, più profondo e consapevole.

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